Dal 16 al 30 ottobre 2014 alle ore 19.00
Galleria Studio Ambre Italia,
via Garigliano 5 a Milano
inaugurazione della collettiva Mutevoli Emozioni
La mostra sarà visitabile sino al 30 ottobre da martedì a venerdì, dalle 15.30 alle 19.30.
Raggruppa cinque artisti di diversa provenienza, ma con una certa familiarita' espositiva. Elvezia Allari, Francoise Calcagno, Ivana Galli, Alan Rogers e Elio Talon condividono un percorso di performance artistiche intense, non solo pittoriche. La loro indagine espressiva ha come oggetto comune le emozioni, come dice il titolo dell'esposizione; il confronto inevitabile che scaturira' dalla visione delle loro opere, permettera' a chi ne fara' esperienza di percepire queste emozioni e di assaporarle intensamente.
Françoise Calcagno:
francese di origine, ma ormai veneziana di adozione ha iniziato un percorso di crescita artistica strettamente legato alla realtà cittadina nella quale si trova immersa. Il confronto con Venezia diventa dunque stimolo e punto di partenza per opere che emanano vibrazioni emozionali, tradotte da segni grafici in cui il colore e la materia giocano un forte ruolo evocativo. Così frammenti di anima rendono viva la superficie pittorica.
E la dimensione della memoria apre infinite prospettive di lettura, offrendo la possibilità di percorsi diversi e sempre nuovi.
Alan Rogers:
pittore, fotografo, esperto di luci e suoni: questa, in pochissime parole, la biografia di questo artista inglese, legato all'Italia da un percorso che lo ha visto protagonista in diverse esposizioni nel Nord del paese.
Il suo sguardo sulla realtà è influenzato da questa sua poliedrica attitudine, che si adatta alla realtà stessa in base alle sue esigenze emotive. Il colore movimenta le superfici fino a trasformarle in flussi di coscienza, nei quali si ritrova il vero io di questo artista che riesce a cogliere sempre la verità delle cose.
Elvezia Allari:
la materia si fa duttile nelle mani di questa designer che abbina una solida formazione accademica ad un'innata abilità creativa. Creatività la sua che le permette di giocare con materiali e forme, in modo da plasmare ciò che ha tra le mani con la sua sensibilità, fino a dar vita ad oggetti evocativi, la cui leggerezza non è solo materica, ma anche soprattutto di cuore. Una sperimentazione incessante la anima, alla ricerca di vie sempre nuove che le permettono di esprimere in maniera definita il suo sentire.
Ivana Galli:
il mondo di Ivana Galli viene indagato con passione dalle sue opere: fotografie ed istallazioni che si muovono in piena libertà in un contesto culturale che le offre spunti continui, da lei reinterpretati con la sicurezza dell'artista che ha molto da dire. E se è possibile ritrovare suggestioni che derivano dal passato, è però necessario collocarle nel suo percorso; ci viene infatti offerta la possibilità di muoverci con lei, affrontando una via talvolta impervia, ma ricca di soddisfazioni emotive.
Elio Talon:
La sacralità delle opere dell'artista veneto emerge con forza dalle sue figure sinuose in ceramica Raku, a simboleggiare il continuo divenire dell'esistenza in rapporto con il divino. La separazione tra uomo e Dio, che affonda le sue radici nel passato biblico, si ricompone in un'unità che supera il mistero dell'essere dando ad ogni uomo la possibilità di ricomporsi e ritrovarsi nel suo vivere, in un muto scambio con l'altro. E la terra, madre per eccellenza, percepibile nelle sculture, vivifica chi la guarda e diventa viva grazie ai sapienti tocchi dello scultore, che la plasma facendole ritrovare la sua primigenia energia.